Il test d’autunno del Covid-19 per la scuola in Lombardia passa anche per il numero di classi poste in quarantena. La didattica a distanza continua a restare uno degli strumenti di formazione utili in questi casi, visto che gli studenti in stato d’isolamento hanno ormai superato le 5mila unità. Nonostante ciò, la pandemia mostra dati in rallentamento. E il confronto con lo scorso anno mette in luce l’effetto della vasta adesione alla campagna vaccinale.
Anche per questo, la situazione resta ovviamente sotto controllo, soprattutto se si effettua il confronto in relazione all’andamento dei contagi dell’autunno 2020. Resta il fatto che molti studenti sono tenuti a mantenere lo stato di isolamento. D’altra parte, proprio al riguardo già nelle scorse settimane si è sviluppato un acceso dibattito in merito alle regole applicate agli studenti.
La scuola in Lombardia vede un aumento del 30% delle classi in quarantena
Tornando ai dati grezzi, l’aumento delle classi in quarantena avvenuto nell’ultima settimana corrisponde al +30%. Il dato emerge confrontando le attuali 264 classi in isolamento rispetto alle 204 della scorsa settimana. Secondo le regole attuali, ogni alunno positivo viene considerato come contatto stretto, pertanto la classe viene posta automaticamente in quarantena.
Quest’ultima dura sette giorni per i vaccinati e 10 giorni per i non vaccinati. Tutto ciò a eccezione dell’insegnante, che viene semplicemente sottoposto a tampone. Complessivamente, gli alunni in quarantena risultano a oggi 5149. Le statistiche indicano che la maggioranza dei casi si è registrata alle scuole delle elementari. Seguono le superiori e solo successivamente le scuole medie. La casistica termina con le scuole dell’infanzia e gli asili nido.
Le ipotesi di riforma del meccanismo di quarantena nella scuola
Come già sottolineato, il dibattito a questo punto verte sulla effettiva necessità di porre in quarantena l’intera classe in caso di tampone positivo di un singolo studente. Le ipotesi di riforma attualmente alla studio suggeriscono di ridurre da 7 a 5 i giorni di quarantena se vaccinati, limitando così il ritorno alla DaD. Oltre a ciò, potrebbe essere adottato un modello simile a quello delle bolle per i viaggi aerei.
In caso di passeggero positivo, vanno in quarantena i passeggeri nelle due file dietro, avanti e di lato. Un simile meccanismo potrebbe essere applicato anche nelle scuole, evitando così di portare in isolamento l’intera classe di studenti.
Per capire come evolverà la situazione bisogna però attendere la conclusione del primo monitoraggio sulle classi in quarantena. Da questi dati si potrà infatti comprendere se emergerà la possibilità concreta di allentare le regole di contenimento.