Il giorno nero di San Siro. Non si e’ ancora spenta l’eco per le polemiche scatenate dai fischi al portiere del Psg e della Nazionale Gianluigi Donnarumma, e da quelli all’inno spagnolo, che emergono ulteriori episodi spiacevoli durante la semifinale di Nations League Italia-Spagna. Due giovani ultra’ italiani avrebbero aggredito un tifoso spagnolo solo perché aveva esultato al gol delle Furie Rosse. Il questore di Milano Giuseppe Petronzi ha infatti emesso 2 Daspo di 3 anni ad altrettanti tifosi azzurri.
Esulta dopo la rete: colpito con calci e schiaffi
Nel corso del primo tempo, nel secondo anello verde, due giovani milanesi di 24 e 25 anni hanno colpito con calci e schiaffi un 21enne spagnolo. L’episodio e’ avvenuto alla fine del primo tempo, subito dopo il raddoppio di Ferran Torres. I due hanno cercato prima di zittire il giovane spagnolo che, vicino a loro, festeggiava il gol. Poi hanno iniziato a colpirlo ripetutamente. I due sono stati denunciati per percosse. In più non potranno partecipare ad alcun evento o partita allo stadio per i prossimi tre anni.
Italia-Spagna, altri due Daspo a ventenni
Non e’ l’unico episodio antipatico avvenuto ieri sera al Meazza. Sempre nel primo tempo, nel primo anello verde, invece, due giovani liguri di 22 e 21 hanno iniziato ad aggrapparsi agli elementi separatori tra i settori dello stadio, muovendosi in continuazione e spintonandosi. Per evitare ulteriori problemi di ordine pubblico alcuni agenti della Polizia li hanno raggiunti e invitati a calmarsi e a spostarsi. I due hanno reagito con violenza agli uomini intervenuti per identificarli. Ne e’ scaturita per entrambi una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale. Alla quale il questore Petronzi ha aggiunto un Daspo di tre anni per entrambi.
Vendita di birre illegale: denunciato
Infine un italiano napoletano di origine, di 57 anni, non aveva rispettato un divieto di vendita alcolici inflittogli in passato dal prefetto di Torino. L’accusa, vendita di alcolici (per la maggior parte bottiglie di birra) irregolare. Gli agenti milanesi lo hanno indagato per il mancato rispetto del d’asportazione di tre anni che gravava su di lui.