“Chi ama il Milan lo dimostri con i fatti, cordiali saluti agli insoddisfatti“, è il messaggio in uno striscione esposto dalla Curva Sud del Milan all’inizio del secondo tempo della partita contro la Sampdoria a San Siro. Con chi ce l’avevano i tifosi del Milan? Il bersaglio e’ fin troppo chiaro, Franck Kessie’. Per la prima volta dall’inizio dell’anno i fans della Curva Sud, cuore del tifo rossonero, si sono schierati contro il giocatore. Reo di aver deciso, a quanto riportano da mesi i media, di non accettare la proposta di rinnovo avanzata da Paolo Maldini e Frederic Massara.

Il totem rossonero, un idolo della curva fino allo scorso anno, e’ entrato in campo nel match vinto 1-0 dal Milan domenica all’ora di pranzo contro la Sampdoria nella ripresa. Al 12’ del secondo tempo il “Presidente” ha sostituito Diaz. Poco prima dalla curva era apparso lo striscione con la scritta polemica firmata Curva Sud Milano. Lui – ma si dice anche Romagnoli, altro che sembra orientato a non rinnovare – il bersaglio principale della polemica. E San Siro, sia alla lettura delle formazioni (l’ivoriano partiva dalla panchina) sia al momento della sostituzione, lo ha sonoramente fischiato.
Rottura annunciata, dietro l’angolo Barcellona, Inter e Juve
Una rottura annunciata, dopo che per tutta la settimana si sono rincorse le voci di accordi con il Barcellona (da fonti spagnole, poi parzialmente smentite). E altre che vorrebbero Inter e soprattutto Juventus sulla colonna del centrocampo milanista. Un’operazione ”stile Calhanoglu” – in realta’ dalla societa’ non trapela nulla ma il dialogo sarebbe interrotto da tempo fra Ac Milan e il procuratore dell’ivoriano George Atangana. I tifosi contestano a Kessie anche le promesse di rinnovo Il ”caso Kessie” ha persino fatto passare in secondo piano la vittoria del Milan – gol di Leao al 7’ – che ha riportato i rossoneri in testa in solitaria a +1 sull’Inter. Anche se la squadra di Simone Inzaghi deve ancora recuperare un match contro il Bologna.
Pioli: “Non e’ giusto, Kessie professionista esemplare”
Sul tema ha voluto dire la sua anche Stefano Pioli nella conferenza stampa post match. L’allenatore rossonero ha voluto schierarsi dalla parte dell’ivoriano, disapprovando i fischi del pubblico. “Ho sentito anch’io e non credo sia la cosa giusta, perché anche il passato ci insegna che poi sono gli atteggiamenti e i comportamenti dei giocatori che fanno la differenza“

Gli ultras per la prima volta hanno preso posizione contro i giocatori in scadenza, lontani dal trovare un accordo per il rinnovo di contratto. Ricordano loro i casi del 2021 con gli addii ”a zero” di Gigio Donnarumma e Hakan Chalanoglu. Entrambi i due giocatori, poi, erano stati pesantemente contestati una volta tornati a Milano. Il turco con fischi e insulti durante i due derby di campionato. L’ex portiere rossonero durante il match della nazionale contro la Spagna in Nations League e con uno striscione ”minaccioso”.
Secondo molti lo striscione polemico della curva riguarda anche il capitano Romagnoli, che tuttavia a differenza di Kessie non ha ricevuto fischi. Cori di approvazione invece per Theo Hernandez fresco di rinnovo fino al 2026 ma squalificato per la partita con la Samo. C’e’ da dire che la polemica non sembra avere scalfito l’umore del centrocampista ivoriano. Il quale dopo la vittoria ha festeggiato il primo posto del Milan sui suoi canali social. Senza accenni alla contestazione.